Archivio di Stato

L’Archivio di Stato di Siena conserva un vasto patrimonio documentario, che copre lo spazio di 14 chilometri di scaffalature: dal documento più antico, risalente all’anno 735, e i primi rotoli di pergamena con gli atti riguardanti il Comune nascente, sino ai fondi più recenti di età contemporanea, in continua espansione grazie al periodico versamento degli archivi storici da parte degli uffici statali sul territorio. 

L’ente, allocato agli ultimi piani dello splendido Palazzo Piccolomini, gode di una straordinaria vista su Piazza del Campo, e sugli edifici circostanti e conserva il museo delle Biccherne: dipinti su tavole (1258-XVI s.) che coprivano i registri contabili del Comune e che erano affidati ad artisti senesi di prim’ordine, tra i quali figurano nomi come Duccio di Buoninsegna, Lippo Vanni, il Vecchietta o Sano di Pietro. Le visite guidate alla mostra sono disponibili su prenotazione.

La documentazione archivistica comprende fondi di varia natura, fra i quali una raccolta di frammenti di pergamena riuniti in tredici faldoni, utilizzati come fogli di riuso e provenienti, in buona parte, da codici più tardi per i quali fungevano da copertina o da fogli di guardia.

Tra di essi è stato individuato un cospicuo gruppo proveniente da libri liturgici musicati, quali Antifonari, Graduali, Messali, Breviari, Pontificali, Innari e Sequenziari, la maggior parte dei quali risalente al XII secolo, ma con alcuni pezzi del XI e tre frammenti di Messale del X s. 

In occasione del progetto RAMMSES, i frammenti musicali sono stati riuniti e hanno ricevuto una segnatura univoca, di cui alleghiamo il PDF. 

Il materiale è stato altresì fotografato, metadato e descritto nel dettaglio dal punto di vista sia contenutistico che paleografico (cfr. il DB e la Scheda Ms.).

L’Archivio ha infatti tra i suoi compiti istituzionali, oltre a quello della conservazione della documentazione, anche quello della valorizzazione della stessa, attraverso progetti di diffusione della conoscenza del proprio patrimonio ad un pubblico non solo specialistico e diffuso non solo sul territorio ma anche lontano, grazie alle potenzialità della tecnologia.

Ricerca tramite melodia

Nella scheda Canti sono possibili diverse tipologie di ricerca. È possibile utilizzare il pentagramma per la ricerca melodica, utilizzando i seguenti caratteri:

  • Chiave: “1-” (per la ricerca all’interno della melodia non immettere la chiave);
  • Note: “9 a b c d e f g h i j k l m n o p q r s”
  • Spazio tra neumi: “-“

1-9-a-b-c-d-e-f-g-h-j-k-l-m-n-o-p-q-r-s-

  1- 9-a-b-c-d-e-f-g-h-j-k-l-m-n-o-p-q-r-s 

Esempio melodia:
Un esempio delle melodie presenti nel database scritto utilizzando un font standard:

1-ml-lm-m-m-m-mk-lm-l-k-5

1-ml-lm-m-m-m-mk-lm-l-k-5

Nota bene:
Riportare sempre lo spazio tra i neumi “-” per non inficiare la ricerca