Presso la Biblioteca Comunale degli Intronati e l’Archivio di Stato di Siena sono conservati preziosi codici e frammenti di libri liturgici, risalenti ai secoli XI-XII e provenienti dal territorio senese, testimoni di una tradizione ancora poco studiata e ricchissima; queste musiche antiche rimangono tuttora un terreno inesplorato e pressoché sconosciuto.
Per la Biblioteca sono analizzati e riprodotti i codici:
F.VI.8 origine ignota, carte di guardia provenienti dal Collegio della Sapienza (XII s. II m.)
F.VI.9 da San Pietro alle Scale (XII s. II m.)
F.VI.15 originario di Abbadia a Isola, proveniente dal monastero di S. Eugenio (XII s. m.)
I.I.7 dall’Opera della Cattedrale (XII-XIII in.)
Frammenti derivati da fogli di riuso applicati a Incunaboli: M.IV.3; M.IV.5; M.IV.8; M.IV.10; M.IV.11; M.VI.33; O.III.46.
Per l’Archivio sono analizzati e riprodotti:
Frammenti sinora conservati nei faldoni Frammenti musicali e in alcuni denominati Frammenti pergamenacei e Frammenti di codici e adesso, grazie al progetto, riuniti e provvisti di segnatura.
Membranaceo; ff. II, 96, II’; le cc. di guardia iniziali e c. II’, probabilmente proveniente dall’archivio della Sapienza.
Dimensioni: 250×168 mm; specchio di scrittura: 17 [175] 58 x 23 [101] 44 – rr. 23/ll. 23; rr. 48/ll. 12 – 12 righi (c. 40r). Rigatura a secco.
Membranaceo; ff. III, 161, I’; il f. I e la controguardia sono di recupero da un registro seicentesco probabilmente proveniente dall’archivio della Sapienza.
Dimensioni: 230×150 mm; specchio di scrittura: 21/9 [151] 49 x 24 [86] 40; rr. 20/ll. 20
Membranaceo, ff. 141, 273×177 mm.
Impaginazione: 13 [203] 57 x 17/6 [103] 6/45 – rr. 49/ll. 12 – 12 tetr.; rigatura incisa; 49 linee.
Inchiostro bruno per la scrittura, rosso per la riga del Fa e per le rubriche.
Membranaceo, 425×288, Manoscritto composito IV, 300, V’; Le cc. I-III, I’-III’ sono cart. di restauro; c. IV, membr. ant.; cc. I’ e II’, membr., di recupero, da un manoscritto liturgico del sec. XIII.
L’Archivio di Stato di Siena conserva frammenti di libri liturgici musicati la maggior parte dei quali risalente al XII secolo, con alcuni pezzi del XI e tre frammenti di Messale del Xs.
I frammenti conservati presso la Biblioteca Comunale degli Intronati appartengono con molta probabilità a un unico antifonario monastico (specchio 265×250) vergato nella metà del secolo XII.
Presso la Biblioteca Comunale degli Intronati e l’Archivio di Stato di Siena sono conservati preziosi codici e frammenti di libri liturgici di musica medioevale, risalenti ai secoli XI-XII e provenienti dal territorio senese, testimoni di una tradizione ancora poco studiata e ricchissima; queste musiche antiche rimangono tuttora un terreno inesplorato e pressoché sconosciuto.
La realizzazione di questo lavoro è stata possibile grazie alla sinergia tra diversi enti istituzionali che hanno collaborato con l’Università di Siena
Responsabile scientifico
Francesco Vincenzo Stella
Professore
Università degli Studi di Siena
DIFCLAM
Responsabile tecnico
Antonio Rizzo
Professore
Università degli Studi di Siena
DISPOC
Assegnista
Irene Volpi
Letteratura latina medievale
Università degli Studi di Siena
DIFCLAM
Assegnista
Matteo Passarelli
UI/UX Design
Università degli Studi di Siena
Gianluca Rotondi
Tecnico Audio/Video
Università degli Studi di Siena
DISPOC
Annalisa Pezzo
Direttore
Biblioteca Comunale Intronati
Istituzione del Comune di Siena
Cinzia Cardinali
Direttore
Archivio di Stato di Siena
Lorenzo Donati
Direttore
Coro della Cattedrale di Siena
Angelo Rusconi
Musicologo
Istituto Zelioli, Lecco
Giacomo Baroffio
Prof. emerito di Musica Medioevale Università di Pavia
già Direttore Scuola Vaticana
Nella scheda Canti sono possibili diverse tipologie di ricerca. È possibile utilizzare il pentagramma per la ricerca melodica, utilizzando i seguenti caratteri:
1-9-a-b-c-d-e-f-g-h-j-k-l-m-n-o-p-q-r-s-
1- 9-a-b-c-d-e-f-g-h-j-k-l-m-n-o-p-q-r-s
Esempio melodia:
Un esempio delle melodie presenti nel database scritto utilizzando un font standard:
1-ml-lm-m-m-m-mk-lm-l-k-5
1-ml-lm-m-m-m-mk-lm-l-k-5
Nota bene:
Riportare sempre lo spazio tra i neumi “-” per non inficiare la ricerca